Concerto, Sabato 10 maggio, "SKRJABIN O IL DELIRIO DELL'INFINITO" Alessandro Bistarelli pianoforte

Organized By Festival Pianistico di Spoleto

Location: Casa Menotti

Spoleto (42.734966, 12.739454)

Details

FESTIVAL PIANISTICO DI SPOLETO XVIII EDIZIONE Il concerto intende presentare la tarda produzione pianistica di Aleksandr Nikolaevič Skrjabin (Mosca 1872-1915), dai Due Poemi op. 69 ai Cinque Preludi op. 74, composti poco prima della morte. Il programma si apre con i Due Morceaux op. 57 (Désir e Caresse dansée), le prime composizioni dove il musicista usa una sintassi armonica basata su concatenazioni di accordi per quarte. I due piccoli ed incantevoli brani sono contemporanei al Prometeo, il Poema del fuoco, dove Skrjabin abbandona l’armonia triadica e supera definitivamente il sistema maggiore minore tramite l’uso sistematico e funzionale dell’accordo sintetico. Il programma prosegue con la Decima Sonata op. 70, forse il testamento spirituale dell’autore. Composta nel 1913, insieme alla Ottava e alla Nona Sonata, ai Due Preludi op. 67 ed ai Due Poemi op. 69, la Sonata rappresenta la sintesi delle esperienze compositive e delle conquiste estetiche dell’autore e lascia intravedere i traguardi linguistici e strutturali delle ultime opere. E’ animata da tensione crescente e decrescente e sprigiona energia spirituale ad ogni passo. Protagonista dell’intera composizione, è il trillo, riscattato dalla sua funzione ornamentale ed elevato ad elemento propulsivo. Le asprezze delle precedenti Sonate sono qui sostituite da un procedere per macchie di colori; l’impianto della forma-sonata è ancora presente, con i temi riconoscibili, ma avvolti in aloni di eteree e cangianti vibrazioni, la dinamica è sospinta in addensamenti e rarefazioni di abissale intensità, dischiudendo paesaggi sonori che la tastiera del pianoforte non aveva mai conosciuto. Dopo la Decima Sonata, Skrjabin compose una serie di pezzi brevi per pianoforte, scritti fra l’estate e l’inverno del 1914: Deux Poèmes op. 71, Vers la flamme op. 72, Deux Dances op. 73, Cinq Préludes op. 74, che rappresentano la sua ultimissima stagione creativa. Questi brani, fra le pagine più intense e visionarie dell’autore, furono probabilmente composti come abbozzi e spunti musicali da usare nell’utopico e mai realizzato Mysterium, l’opera della palingenesi e della rigenerazione totale. La morte prematura, avvenuta, per una banale puntura d’insetto nel 1915, non permise a Skrjabin di coronare il suo sogno. Le pagine rimaste, di grande bellezza e fascino, svelano, nella loro autotomia compositiva, le conquiste estetiche e linguistiche dell’autore dopo le ultime Sonate, la Nona e la Decima in particolare. Così i Due Poemi op. 71 e le Due Danze op. 73 emanano sonorità sempre più trascendenti e spiritualizzate, quasi ipnotiche, il Poema op. 72 (Vers la flamme) è una sorta di mitica metamorfosi della materia sonora in energia luminosa. Nei Preludi op. 74, il suono si asciuga e si condensa in brevi e intense miniature aforistiche, di taglio espressionista. In questi piccoli e concisi brani, scritti dall’autore poco prima della morte, Skrjabin definisce un’estetica nuova, assolutamente novecentesca e una tecnica compositiva che converge sempre più verso la serialità. * * * * * * * * * * * * * * Sabato 10 Maggio - Casa Menotti, ore 18 SKRJABIN O IL DELIRIO DELL'INFINITO Alessandro Bistarelli, pianoforte Musiche di Skrjabin ingresso su prenotazione al numero 0743 46620 - biglietto unico non numerato €5,00 al termine del concerto verrà servito un aperitivo nella terrazza d'onore di Casa Menotti