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Il DNA visivo di Monnalisa Opere di Franco Fossi Archivio Leonardismi del Museo Ideale Leonardo Da Vinci in collaborazione con Galleria Frascione Arte e Galleria Turchi 15-19 giugno 2016 Opening mercoledì 15 giugno 2016 dalle ore 16 Cocktail presso galleria Frascione Arte via Maggio 5 mercoledì 15 giugno 2016 www.museoleonardodavincifirenze.com/ www.frascionearte.com http://viamaggio.blogspot.it/ www.facebook.com/MonnalisaDay www.francofossi.eu L’Archivio Leonardismi del Museo Ideale Leonardo Da Vinci in collaborazione con Galleria Frascione Arte e Galleria Turchi, mercoledì 15 giugno dalle ore 16 in poi, in occasione del Monnalisaday 2016, presenta “Il DNA visivo di Monnalisa” una selezione di opere di Franco Fossi. Nelle sedi espositive delle due gallerie antiquarie – rispettivamente al numero 5 e 42 r di via Maggio - sarà possibile avvicinarsi al percorso artistico di Franco Fossi, basato su una personalissima rilettura del celeberrimo ritratto vinciano, declinata attraverso il concetto di Universalità Artistica, che nel 1974 lo ha portato a concepire il DNA VISIVO, elemento fondativo e principe della sua ricerca artistica. A proposito della Gioconda l'artista ricorda: “Con la Gioconda ci hanno provato tutti: Duchamp le ha messo i baffi, le parodie non si contano. Ma io ero come ipnotizzato da ciò che emana il silenzio del suo fondale, dalla linea del disegno, la linea del volto, il modo in cui procede, vira, ripiega, riprende… Allora ho cominciato a disegnarla e poi a svilupparla. Per rendermi conto di come funzionasse, prima di tutto, pensando alla lezione di Leonardo da Vinci. Così ho cominciato i miei disegni…” Come sottolinea Alessandro Vezzosi, Direttore Museo Ideale Leonardo Da Vinci: “Fin dal 1972 Fossi lavora nell’orbita della contemporaneità del passato nel presente, con un soggetto-matrice dominante: la Gioconda. Con questo riferimento emblematico e metodologico, ha realizzato centinaia di pitture, disegni, sculture, ma spesso senza esporli, restando in una sorta di “clandestinità” e rendendo così rare le sue opere. Solo pochi critici d’arte, come Vittorio Sgarbi e Luigi Meneghelli, hanno potuto scrivere su di lui e interpretare il valore e il significato della sua opera. Il “DNA Visivo” della Gioconda è un’intuizione originale, innovativa e anticipatrice. Poiché l’opera d’arte è fatta di segni in quanto elementi di riconoscibilità, la ricerca di un DNA visivo è fondamentale come codice espressivo e generativo, che trasforma l’icona simbolica della Gioconda in alfabeto arcano di “moduli, nuclei, atomi”, in una continuità rituale e creativa, astraente, fino alla clonazione in metamorfosi.” Nell’occasione del Mon-Day (la giornata dedicata alla celebrazione del compleanno della musa ispiratrice di Leonardo, Lisa Gherardini nata nel Palazzo Michelozzi, all'angolo di Via Sguazza con Via Maggio), nelle due gallerie dell’antica via Maggiore sarà possibile cogliere alcuni aspetti di questa pratica, grazie alla presenza di alcuni primissimi lavori degli anni '70 fino alle più recenti opere scultoree a dimostrazione di una ricerca che nei corso degli anni non ha mai perso il suo slancio vitale. Franco Fossi è nato a Empoli (Fi) nel 1955. Frequenta, diplomandosi a pieni voti, l’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana a Firenze dove inizia a sperimentare un’applicazione del disegno grafico quale modalità costruttiva di composizione. La sua formazione viene inoltre influenzata dagli studi di Industrial Design e anche dalle variegate esperienze lavorative che, sin da giovanissimo lo vedono impegnato in qualità di graphic designer dell’équipe Pico. Tra il 1974 e il 1975 fonda lo studio Fographis Design, seguendo autonomamente il processo creativo di numerosissime realizzazioni grafiche con esecuzioni in fotomeccanica e nella realizzazione di clichés dedicati a policromi di stampa. Tra il 1983 e il 1984, concluso il percorso con la Fographis Design, inizia ad ampliare i suoi interessi nel settore della comunicazione passando dalla fotografia al video, ambito nel quale si specializzerà nel trentennio successivo. La fervente attività artistica di Fossi conosce nuovi slanci anche grazie all’incontro, nei primi anni Novanta, con due grandi artisti del calibro di Igor Mitoraj e Venturino Venturi che lo incoraggiano a continuare a esprimersi nella scultura, oltre che nella pittura e nell’applicazione di tecniche miste, in particolare il collage. Le sue opere sono entrate a far parte di varie raccolte qualificate, dall’Archivio Carlo Palli di Prato alla Fondazione di Rossana e Carlo Pedretti (direttore dell’Armand Hammer Center for Leonardo Studies dell’Università della California), all’Archivio del Museo Ideale Leonardo Da Vinci. Tra le mostre più importanti si citano: una collettiva nel 2004 alla Fornace Pasquinucci di Capraia Fiorentina con “I grandi maestri dell’Astrattismo” (sesta edizione); le personali nel 2006 dal titolo “Sotto il segno della Gioconda” alla galleria Ghelfi in piazza Erbe a Verona; e nel 2009 “Joconde. Da Monna Lisa alla Gioconda Nuda” allestita nel 2009 presso il Museo Ideale Leonardo Da Vinci. Nel 2010 alcune sue opere sono state esposte al SACI (Studio Art Center International) di Firenze e, a seguire, nell’ambito delle mostre del Museo Ideale dedicate al mito di Monna Lisa: da Piombino a Margherita di Savoia, da Brindisi a Otranto, da Miami a Kahosiung e Taipei (Taiwan) e ad Amboise.