Organized By Arte Diana Isa Vallini
Felonica (Mn) (44.982290, 11.353500)
5/13 aprile 2014 Mostra Personale “MEMORIA DI UN TEATRO” diari di scena, carte e libri d’artista di Diana Isa Vallini Vernissage SABATO 5 APRILE 2014 ORE 17,30 Il percorso espositivo sarà illustrato dal prof. Sergio Garbato alla presenza della sindaca Annalisa Bazzi PALAZZO CAVRIANI P.zza Minicipio, 1 Felonica (Mantova) La mostra sarà visitabile dal 5 al 13 aprile Orari: lunedì – venerdì 10.00-12.00/ 15.30-17.30 sabato e domenica 10.00-12.00/ 15.30-19.30 Ingresso libero Per informazioni: Comune di Felonica 038666180 int.0 [email protected] Per saperne di più visita il sito www.divarte.it Diana Isa Vallini, che da tempo dedica la sua ricerca artistica al territorio del fiume Po, per questa speciale occasione ci accompagna in un’intensa e poetica interpretazione del passato. L’artista, nata a Felonica, lascia emergere in queste opere i ricordi legati alla vita di paese, alla propria famiglia e al Teatro Verdi. Il Teatro di Felonica, costruito nei primi del Novecento da Gaetano Ferrari, nonno materno dell’artista, è nato come teatro d’opera ed è stato adattato nei decenni successivi a varie tipologie di spettacolo e intrattenimento: sala da ballo, cinema, punto d’incontro per la comunità di Felonica. É questa la principale fonte da cui l’artista attinge immagini per la nuova serie di lavori in cui la riscoperta di un territorio e la valorizzazione di luoghi storici offrono lo spunto per un’indagine interiore. Il “Libro d’artista” nasce come opera d’arte autonoma con le Avanguardie storiche del Novecento. Si tratta di un fenomeno che vede il libro non più solo come “mezzo” ma soprattutto “luogo” di sperimentazione e di ricerca. Libro come apparato scenico spirituale. Ed è proprio da questo punto di partenza che, celata nella preziosa forma-contenitore del pensiero, si materializza l’ampia produzione di Diana Isa Vallini fatta di creatività di materie, innovazione, volumi, forme, colori, figure, tecniche, segni. I suoi lavori sono indirizzati ad un pubblico-spettatore attivo e partecipe che non si accontenta più solo di guardare o di leggere, ma vuole stare dentro l’opera, dentro le storie e gli immaginari, dentro le visioni e le emozioni. Gli oggetti-opera di Diana sanno inoltre regalare una magnifica occasione per rallentare i ritmi dello sguardo, e per privilegiare i tempi benefici della lettura profonda, quella capace di emozionarci per un tempo che duri più di qualche attimo.